Tai chi e psoas

Tai Chi e Psoas

PSOAS – Il più profondo e misterioso muscolo del corpo umano

di Lorenza Morea

Cenni di anatomia e fisiologia del movimento

L’Ileo-psoas è un muscolo spesso e profondo ed è il principale protagonista nel determinare la posizione del bacino e del tratto lombare e, di conseguenza, dell’intera postura.

E’ il più potente flessore dell’anca, è collocato all’interno del bacino ed è dotato di due ventri muscolari: una porzione ha un’origine a forma di ventaglio dalla faccia interna dell’ala iliaca, l’altra origina dall’ultima vertebra toracica e dalle vertebre lombari.

I due capi muscolari scendono passando anteriormente all’articolazione coxofemorale e si inseriscono sul piccolo trocantere femorale, nella parte alta del femore.

Gli Psoas sono fondamentali per il mantenimento dell’equilibrio, perché sono gli unici muscoli che collegano la colonna vertebrale agli arti inferiori e ci permettono di sollevare le gambe, camminare, correre e saltare.

 

E’ interessante osservare che esistono importanti rapporti anatomici di questo muscolo con organi e strutture vitali, in particolare con diaframma, rene, ureteri, colon, cieco e con plessi nervosi del sistema neurovegetativo.

Il muscolo Ileopsoas è dunque fondamentale nei confronti della posizione della struttura scheletrica ed ha una grossa influenza a livello viscerale e viceversa ed è determinante per la salute dell’intero organismo.

Da un punto di vista fisiopatologico una contrattura degli Psoas si manifesta con lombalgia, malessere generalizzato e iperlordosi lombare, in quanto i corpi vertebrali da cui prende inserzione vengono trazionati in avanti.

A ciò consegue anche un accorciamento delle masse muscolari del dorso, lateralmente alla colonna vertebrale.

La contrattura di un solo muscolo, destro o sinistro, determina anche una rotazione-torsione del bacino, con gravi ripercussioni sulla postura e sulla deambulazione.

 

Tai chi e psoas

Connessioni con la medicina olistica

 

Secondo la tradizione Taoista lo Psoas è in correlazione con il primo Dan Tien, secondo l’Ayurveda si pone in contatto energetico con il primo chakra, poi con il secondo e con il terzo.

La sua correlazione con il sistema nervoso autonomo e con il cervello rettile primitivo, spiegano il verificarsi di una sua contrattura in situazioni emotive croniche di stress; è infatti accertato che è il primo muscolo che si attiva quando si verifica uno stato di “Fight or Flight or Freeze”, provocato da reazioni di paura e pericolo.

 

Se, a causa di stress e tensione, noi contraiamo costantemente lo Psoas, il muscolo comincia progressivamente ad accorciarsi, provocando una serie di situazioni dolorose come mal di schiena, dolore sacro-iliaco, sciatica, degenerazione della cartilagine dell’anca, dolori alle ginocchia e addirittura dismenorrea e infertilità.

 

In aggiunta a tutti questi problemi strutturali, la contrattura e l’accorciamento dello Psoas esercitano compressione dei rami nervosi, rendono più superficiale e frequente la respirazione diaframmatica, sembra che interferiscano negativamente con il sistema immunitario e che siano addirittura causa di allergie e intolleranze.

 

Questi problemi sono aggravati anche dal nostro stile di vita che ci costringe a posture prevalentemente sedute o scorrette, scarpe scomode, jeans stretti o allenamenti basati su eccessivo sforzo muscolare (devastanti gli esercizi per gli addominali…..). ( Liz Koch)

 

Si viene dunque, in alcuni casi, a determinare un circolo vizioso, in cui ansia e stress determinano una contrattura degli Psoas e questi muscoli contratti, a loro volta, facilitano l’instaurarsi di uno stato ansioso, favorito anche da una contrazione della porzione muscolare del diaframma (come abbiamo visto, è in contatto con gli Psoas), a cui consegue una respirazione affrettata e superficiale.

 

Appare dunque verosimile paragonare i muscoli Psoas ad un vero e proprio centro sensibile e intelligente, che reagisce a paure, emozioni irrisolte, reazioni istintive di sopravvivenza, traumi pregressi.

Numerose ricerche indicano che in effetti un buon funzionamento di questo muscolo sia determinante per il benessere fisico e psicologico e una sua posizione corretta aiuterebbe a superare stress, ansie e paure.

Connessioni con la pratica del Taiji

Nel corso degli allenamenti si sente in continuazione l’istruttore ripetere di aprire i Kua e contrastare la lordosi lombare rilasciando la zona del coccige, le sacrali e le lombari dove si trovano il punto e la zona chiamata Ming men ( Porta della luce, porta della vita o porta del mandato celeste )

Alla luce di quanto esposto, risulta chiaro il motivo di queste continue e pressanti richieste: si deve cercare, di allungare e stretchare gli Psoas (Kua) il più possibile.

L’allungamento dei ventri muscolari si verifica lentamente e gradualmente nel corso degli anni e porta progressivamente ad una postura più corretta e più stabile, ad un allineamento delle vertebre lombari e cervicali, con conseguente minor schiacciamento dei dischi intervertebrali e delle cartilagini articolari.

Da non sottovalutare l’approfondimento cosciente e l’allungamento della respirazione, che viene sempre sottolineato nel corso degli allenamenti, e che a sua volta ha la funzione di rilassare muscolatura ed emozioni.

Patrick A. Kelly scrive: “Il corpo ha un’intelligenza e le giunture si adattano al sottoutilizzo dell’intera gamma di movimenti riducendo la propria capacità. Schemi ordinari e ristretti di movimento accelerano il consumo delle articolazioni in punti specifici invece di distribuirlo sull’intera escursione del movimento. La tensione dei muscoli circostanti blocca il normale passaggio dei fluidi dentro e fuori l’area, riducendo i naturali processi di guarigione del corpo. Questa tensione comprime le faccette articolari con forza eccessiva e le schiaccia l’una contro l’altra mentre le giunture si muovono, aggravando il naturale logoramento e abbreviandone la vita. I problemi delle articolazioni sono accettati come pressoché inevitabili quando le persone hanno una certa età, ma non è necessario che sia così. I movimenti rilassati del Taiji fluiscono liberamente, contrastando questi fattori e mantenendo effettivamente la salute delle articolazioni.”

Lorenza Morea medico veterinario, allieva di Taiji della Scuola Tian Dao Taiji

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