Taiji ed il lavoro sulle emozioni

Chi sta in punta di piedi non sta ritto, chi allarga le gambe non cammina Cap 24 Lao-zi

Mi sono sempre chiesta cosa stesse tessendo la Dama di Giada che lavora al telaio. (nome di una delle posizioni del Taiji, o Tai-Chi) Il filo delicato non deve essere rotto da brusche contrazioni o da movimenti grezzi, perché trama e ordito formino a poco a poco una stoffa sottile. Di che tessuto si allude?

Mentre lavoriamo per rendere sufficientemente ubbidiente il corpo in modo che non ci trascini dove brama, abbiamo un’altra necessità: armonizzare il nostro mondo emotivo. La relazione con noi e con gli altri. Siamo spesso molto desiderosi di sentire emozioni forti, invece, in molte discipline si sconsiglia ogni eccesso. Le emozioni sono considerate un termometro che indica a cosa reagiamo, il significato etimologico è interessante: emo, dal greco vuol dire sangue e mozione, movimento ossia. il movimento del sangue.

 Emozioni e sentimenti non sono la stessa cosa. Invece delle emozioni che scaturiscono dalle risposte automatiche del nostro sistema ormonale, possiamo cercare qualcosa di più raffinato.

Lavorare sul secondo Dan Tian o per dirla in altri termini sull’emozionale profondo, richiede una grande quantità di energia e la pratica corretta del Taiji (Tai-Chi) produce energia che può essere portata e  utilizzata a questo livello. Il mondo delle relazioni è complesso.  Quando affrontiamo il lavoro in coppia nel Taiji attraverso le “spinte con le mani”, o Tui-Shou, proviamo spesso molte resistenze. È necessario imparare a cedere, a non reagire contraendo, a rilasciare sotto pressione, a restituire una forza elastica e soffice, ad ascoltare profondamente se stessi e gli altri. Le dinamiche di gruppo spesso fanno da specchio alle nostre disarmonie, ma se riusciamo a smettere di dare la colpa agli altri, ci riappropriamo di un potere che permette la trasformazione anche sul piano emotivo. L’intenzione e la consapevolezza portano ad un  cambiamento sul livello in cui le applichiamo.

Nel lavoro in quiete ci sono differenti esercizi, per esempio quello di affrontare la nostra giornata rivedendola nella mente in uno stato profondo, come un film a ritroso, cercando di comprendere gli eventi importanti che l’hanno caratterizzata, portando un cambiamento di visione dove serve correggere gli atteggiamenti ripetitivi che bloccano la nostra crescita.